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Il segmento del Travel riparte trainato dall'online

Il 2022 è stato l’anno della ripresa per il mercato complessivo del turismo (online + offline) in Italia, tornato vicinissimo ai valori pre-pandemia. Se per la componente offline il divario da colmare è ancora significativo (da -45% a -16% rispetto al 2019 per i differenti comparti), guardando solo all’eCommerce dei viaggi il sorpasso sul 2019, in alcuni casi, è già avvenuto. Nell’ospitalità i valori del 2022 per l’online superano, infatti, quelli del pre-pandemia (16,4 contro i 14,6 miliardi del 2019) mentre nei trasporti vi sono ormai vicini (11,2 miliardi rispetto a i 12 di tre anni fa).

Anche il turismo organizzato ha ripreso a correre: il mercato del tour operating nel 2022 vale il 70% di quanto fatturava nel 2019 e il comparto delle agenzie di viaggio si attesta al -19% sul pre-pandemia. Rispetto al 2021 la ripartenza è evidente: +106% per il tour operating e +189% per le agenzie di viaggio.

Sono i dati emersi dalla nona edizione dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, presentati in occasione del convegno “Travel Innovation Day – Il Travel riprende quota: il digitale ai comandi” insieme alla ricerca dell’Osservatorio Business Travel, svolta in partnership con il Center for Advanced Studies in Tourism (CAST) dell’Università di Bologna.

Dichiara Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo: “Il digitale è stato capace di riportare alcuni comparti di questa industria ai valori pre-pandemia, confermandosi un’asse portante e ricordandoci come la digitalizzazione dell’esperienza resti una priorità trasversale alle aziende di tutta la filiera. Nell’ospitalità l’eCommerce incide, infatti, per il 51% sulle transazioni, superando nettamente il 44% del 2019, ma il dato più sorprendente riguarda i trasporti, dove l’incidenza è salita al 68%, partendo da un 55% nel 2019. Inoltre, le agenzie di viaggio stanno investendo nella digitalizzazione della relazione e anche le strutture ricettive si stanno adoperando in questo senso”.

Guardando al comportamento dei turisti italiani, grazie a un’indagine realizzata in collaborazione con BVA Doxa, emerge con evidenza la crescente digitalizzazione dell’esperienza anche lato domanda. Il canale online prevale nel momento della scelte: il 56% dei viaggiatori dichiara di aver usato solo canali online per decidere (motori di ricerca in oltre un caso su due, seguiti da siti di recensione, aggregatori e comparatori di alloggi e trasporti e, infine, sito dei fornitori dell’alloggio).

Mentre la sostenibilità è un tema all’ordine del giorno per quasi tutti gli attori dell’offerta (nel solo settore ricettivo l’82% delle strutture ha attivato azioni per l’utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale, il 78% per la riduzione degli sprechi) nei viaggiatori l’interesse non è ancora pervasivo. Solo il 19% dei turisti ha, infatti, cercato informazioni sulla sostenibilità ambientale dei servizi prima di prenotare e il 20% ha selezionato i fornitori dei servizi usando come criterio la sostenibilità.

Infine, il 2022 è stato l’anno del ritorno ai viaggi d’affari per le imprese italiane, con una ripresa superiore alle aspettative: il volume delle trasferte di lavoro, sia domestiche che internazionali, è infatti aumentato nel complesso del 70% rispetto all’anno precedente. Il mercato nazionale guida la crescita, con un incremento del 72% sul 2021 che lo riporta a -14% dal picco di 22 milioni di trasferte registrato nel 2019. Nettamente più decisa è la crescita della spesa per i viaggi d’affari, che nel 2022 in Italia ha superato i 17 miliardi di euro raddoppiando il valore del 2021 (+96%) e avvicinandosi sensibilmente ai livelli pre-pandemia (-16% sul 2019).